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Carnovali Giovanni detto Piccio
Ritratto della contessa Anastasia Spini
Descrizione dell'opera
Allievo di Giuseppe Diotti alla Scuola di pittura dell’Accademia Carrara, Piccio era noto tra i contemporanei per il temperamento ribelle e irrequieto e la sua esistenza ritirata. Egli si dedicò con alterne fortune alla pittura di storia e di paesaggio, ma fu soprattutto uno straordinario ritrattista. La contessa Spini apparteneva a una famiglia della piccola nobiltà di provincia particolarmente legata a Piccio e l’artista la immortala in una immagine memorabile. Nel ritratto Anastasia siede comodamente su una poltroncina rivestita in pelle e tiene tra le dita una presa di tabacco da fiuto; sembra avere abbandonato la lettura del libro di preghiere appoggiato sul tavolo e ci osserva con uno sguardo rassegnato e mite che il pittore ritrae con un’impudenza disarmante.
- “Esposizione dei concorsi ai premi e delle opere degli artisti e dilettanti nell'Accademia Carrara in Bergamo, (Bergamo: 1838)” n. 3
- “Caversazzi C., Notizia di Giovanni Carnovali, L'arte in Bergamo e l'Accademia Carrara, 1897” p. 212
- “Esposizione postuma delle opere di Giovanni Carnovali detto "il Piccio", (Milano: 1909)” n. 211
- “Caprin G., Il ritratto italiano alla Mostra del ritratto a Firenze, Emporium, 1911” p. 243
- “Tarchiani N., La Mostra del Ritratto italiano dalla fine del XVI secolo al 1861, in Pala zzo Vecchio, Rassegna d'arte, 1911” p. 92
- “Esposizione annuale”Bergamo1838
- “Esposizione postuma delle opere di Giovanni Carnovali detto il "Piccio"”Milano, Permanente1909
- “Mostra del ritratto italiano dalla fine del sec. XVI all'anno 1861”Firenze, Palazzo Vecchio1911
- “Mostra del pittore Giovanni Carnovali detto il Piccio”Cremona, Museo Civico Ala Ponzone1929
- “Il ritratto dell'Ottocento”Venezia, XIX Biennale1934