Catalogo online
Carpaccio Vittore (1465 ca./ ante 1526) (e aiuti)
Nascita di Maria
- “Lechi T., Elenco della quadreria del signor conte Teodoro Lechi, (Brescia: 1824)” p. 6
- “Lechi T., Descrizione dei dipinti raccolti dal conte Teodoro Lechi nella sua casa di Brescia, (Milano: 1837)” n. 14
- “Lochis G., La Pinacoteca e la Villa Lochis alla Crocetta di Mozzo presso Bergamo con notizie biografiche degli autori dei quadri, (Bergamo: 1858)” n. 64
- “Crowe J. A./ Cavalcaselle G. B., A history of Painting in north Italy : Venice, Padua, Vicenza, Verona, Fer rara, Milan, Friuli, Brescia, from the fourteenth to the sixteenth century, (London: 1871)” v. I p. 211
- “[Lochis C./ Baglioni F.], Catalogo dei quadri esistenti nelle Gallerie della Accademia Carrara di Be lle Arti in Bergamo, (Bergamo: 1881)” p. 96
- “Kunstschätze der Lombardei”Zurich, Kunsthaus Zurich1948e la hai
- “Mostra di Vittore Carpaccio”Venezia, Palazzo Ducale1963e la hai
- “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord Europa: Bellini, Durer e Tiziano”Venezia, Palazzo Grassi1999e la hai
- “Venezia: arte e collezionismo”Bonn, Kunsthalle2002 - 2003e la hai
- “Vittore Carpaccio”Venezia, Galleria dell'Accademia2004 - 2005e la hai
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Descrizione dell'opera
Vittore Carpaccio fu il primo grande interprete della veduta cittadina, ma fu anche un incantevole pittore d’interni. Lo rivela questo dipinto, che fa parte di un ciclo con storie di Maria realizzato per la Scuola degli Albanesi a Venezia, del quale le altre tele sono conservate alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro di Venezia e alla Pinacoteca di Brera, a Milano. Sant’Anna, madre della Vergine, si riposa dopo il parto, assistita dalle inservienti e dalla levatrice, che prepara il bagno per la neonata; l’anziano marito, Gioacchino, sorveglia la scena in disparte. Il racconto è arricchito da episodi in apparenza secondari, ma fortemente simbolici: i conigli che rosicchiano una foglia di cavolo alludono alla verginità di Maria; l’invocazione “Santo Santo Santo nel Cielo benedetto Colui che viene nel Nome del Signore”, in caratteri ebraici, richiama invece il nome di Cristo, scritto nella stessa lingua sullo stipite della porta.