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Vittoria Alessandro

Ritratto di Apollonio Massa

1587
N. Inventario
98ZR00006
Tipo di oggetto
scultura
Dimensioni
34 x 14 cm
Posizione
Sala 5
Stato
Esposto
Collezione
Collezione Federico Zeri
Bibliografia
  • “Il conoscitore d'arte: sculture dal XV al XIX secolo della collezione di F ederico Zeri, (Milano: 1989)” pp. 26-27 n. 6
  • “La donazione Federico Zeri: cinquanta sculture per Bergamo, (Bergamo: 2000)” pp. 32-33
  • “Il Museo in dono. 10 anni di doni, legati, depositi alla Accademia Carrara di Bergamo, (Bergamo: 2004)” p. 19
  • “Il capolavoro non esiste, (Torino: 2011)” n. 1
Mostre
  • “Il conoscitore d'arte: sculture dal XV al XIX secolo della collezione di Federico Zeri”
    Milano, Museo Poldi Pezzoli
    10.03.1989 - 14.05.1989
  • “Il conoscitore d'arte: sculture dal XV al XIX secolo della collezione di Federico Zeri”
    Bergamo, Accademia Carrara
    03.06.1989 - 23.07.1989
  • “La Donazione Federico Zeri. Cinquanta sculture per Bergamo”
    Bergamo, Palazzo della Ragione
    30.03.2000 - 25.06.2000
  • “Il Museo in dono. 10 anni di doni, legati, depositi alla Accademia Carrara di Bergamo”
    Bergamo, Accademia Carrara
    20.06.2004 - 29.08.2004
  • “Il capolavoro non esiste”
    Bressanone, Museo diocesano
    14.05.2011 - 28.08.2011
  • “La fabbrica del RinascimentoProcessi creativi, mercato e produzione a Vicenza”
    Vicenza, Basilica Palladiana
    11.12.2021 - 18.04.2022

Descrizione dell'opera

Siamo a conoscenza dell’identità di questo anziano uomo barbuto grazie a busto in terracotta conservato oggi al Seminario Patriarcale di Venezia (ma originariamente nella chiesa delle Convertite, presso la Giudecca), sul quale era apposta non solo la data del 1587, ma anche il nome di Apollonio Massa. Per Massa, celebre naturalista, lo scultore trentino Alessandro Vittoria eseguì diversi busti in terracotta e in marmo e questa versione, già appartenuta a Federico Zeri, può verosimilmente essere considerata come il bozzetto preparatorio per la successiva esecuzione del busto in più grande formato, e forse modellato proprio in presenza dell’effigiato. Il volto di Apollonio è vivido, con i grandi occhi aperti e definiti fin nella pupilla, con la bocca sottile che quasi scompare sotto i lunghi baffi, che si congiungono alla folta barba lavorata con veloci tocchi di stecca.