Catalogo online
Bernini Pietro
La Virtù sottomette il Vizio
- “Il conoscitore d'arte: sculture dal XV al XIX secolo della collezione di F ederico Zeri, (Milano: 1989)” pp. 30-31 n. 8
- “Tozzi S., Gli anni romani di Pietro Bernini: ascesa di un maestro, Pietro Bernini un preludio al Barocco, 1989” p. 45
- “Zeri F., Confesso che ho sbagliato. Ricordi autobiografici, (Milano: 1995)” p. 152
- “D'Agostino P., Pietro Bernini tra Manierismo e Barocco. Considerazioni su uno scultore "d i transizione", Rendiconti della Accademia di Archeologia Lettere e Belle Arti, 1997>1998” p. 166
- “Zanuso S., Gian Lorenzo Bernini Regista del Barocco, (Milano: 1999)” pp. 316-317 n. 30
- “Il conoscitore d'arte: sculture dal XV al XIX secolo della collezione di Federico Zeri”Milano, Museo Poldi Pezzoli10.03.1989 - 14.05.1989
- “Il conoscitore d'arte: sculture dal XV al XIX secolo della collezione di Federico Zeri”Bergamo, Accademia Carrara03.06.1989 - 23.07.1989
- “La Donazione Federico Zeri. Cinquanta sculture per Bergamo”Bergamo, Palazzo della Ragione30.03.2000 - 25.06.2000
- “Il Museo in dono. 10 anni di doni, legati, depositi alla Accademia Carrara di Bergamo”Bergamo, Accademia Carrara20.06.2004 - 29.08.2004
- “Federico Zeri. Dietro l'immagine. Opere d'arte e fotografia”Bologna, Museo Civico Archeologico10.10.2009 - 10.01.2010
Descrizione dell'opera
Questo piccolo gruppo marmoreo animato da vivaci puttini, disposti agli angoli della base quadrata a cavallo di aquile e draghi, emblemi araldici della famiglia Borghese quasi sicuramente committente dell'opera, è sovrastato da una figura femminile che lotta vittoriosamente contro un Centauro, tradizionale simbolo del Vizio. Proveniente dalla collezione Aprosio di Montecarlo e acquistato da Federico Zeri intorno al 1960, il manufatto venne subito restituito a Pietro Bernini, il cui rapporto con casa Borghese era conosciuto a partire dall'inizio del Seicento. Considerando le dimensioni ridotte e il carattere non rifinito della composizione, si ipotizza fosse un modello preparatorio o dimostrativo per un gruppo plastico di grandi dimensioni da destinare alla decorazione di una fontana, forse ambientata all'interno di una grotta naturalistica o di una nicchia, i cui zampilli dovevano sgorgare dalle bocche degli animali araldici posizionati alla base del gruppo.