In collaborazione con la Società del Quartetto di Bergamo:
si esibisce per la prima volta in città il quartetto francese “Diotima”.
Il programma prevede tre capisaldi della letteratura per quartetto d’archi dal XIX secolo ai giorni nostri, da Schubert a Ligeti il cui secondo secondo quartetto è eseguito per la prima volta a Bergamo.
Un filo rosso lega le tre composizioni: l’influenza ungherese nella musica fin dal periodo classico, così importante per i compositori viennesi dal ‘700 (da Haydn, Mozart, Schubert fino ai giorni nostri) e, reciprocamente, la matrice viennese dei compositori dell’est europa (Bartok e il contemporaneo Ligeti) formatisi sui grandi maestri classici e ispirati dal folklore musicale rumeno (Bartok e Ligeti sono entrambi ungheresi, ma nati in territorio rumeno), ungherese e dell’area balcanica in generale. Bartok, che suonò alla Società del Quartetto di Bergamo, fu un instacabile etnomusicologo che trascrisse un vasto corpus di musica tradizionale dei citati paesi, e seppe transfigurarlo attraverso principi costruttivi di ampio respiro architettonico. Ligeti, conosciuto al grande pubblico grazie al film “Odisseea nello spazio” di Stanley Kubrick, è stato uno dei grandi maestri della musica del secondo dopoguerra, inventore di strutture ritmico-sonore capaci di ramificarsi fino a creare sonorità globali estremamente coinvolgenti, naturali e inaudite nello stesso tempo.
Constance Ronzatti violino
Franck Chevalier viola
György Ligeti Quartetto nr. 2
Béla Bartók Quartetto nr. 5 in si bemolle magg. BB 110
Sala 18
Ore 21.00
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