Patrimonio

L’Accademia Carrara custodisce un ricco patrimonio, costituito da opere di tipologie diverse. Ai dipinti e alle sculture, protagonisti principali del percorso di visita, si aggiungono una ricca raccolta di disegni, stampe e preziosi nuclei di arti decorative. Completano il patrimonio i fondi antichi dell’Archivio e della Biblioteca storica.

Dipinti

I dipinti costituiscono la raccolta più importante, sia per numero sia per qualità. In totale il Museo ne custodisce ben 1.793, numero che continua a crescere grazie alle donazioni costanti dei privati.

Poche altre pinacoteche in Italia possono vantare una rassegna tanto completa delle scuole veneta e lombarda, oltre a un nucleo selezionato di opere toscane del Rinascimento.

Da Pisanello a Mantegna, da Foppa a Bellini, e, ancora, Raffaello, Tiziano, Lotto, Moroni, Baschenis, Rubens, Tiepolo, Canaletto, Guardi, Hayez e Previati, sono gli autori di alcuni dei capolavori della Pinacoteca. Particolarmente significativa è inoltre la raccolta di dipinti dei maestri e allievi della Scuola dell’Accademia Carrara, che comprende opere di Diotti, Piccio, Coghetti, Trécourt e Scuri, tra gli altri.

Sculture

Le sculture in totale sono 134. Gli oggetti più antichi sono le tre sculture di scuola toscana rinascimentale, giunti in museo attraverso il legato di Giovanni Morelli nel 1891.

Nucleo considerevole è quello donato da Federico Zeri nel 1998: 46 oggetti, tra i quali opere di Pietro Bernini, Domenico Guidi, Filippo Parodi, Giovan Francesco Arrighi.

Di non minore importanza è la raccolta di 25 sculture della bottega Fantoni, attiva soprattutto in Lombardia e Veneto per oltre due secoli.

Il patrimonio scultoreo è completato da una serie di busti dell’Ottocento e del primo Novecento, che raffigurano soprattutto personaggi legati alla storia e all’arte locale.

Disegni

I disegni sono una parte considerevole, seppure ancora poco conosciuta, del patrimonio dell’Accademia Carrara.

I disegni antichi sono 2.824, per la maggior parte raccolti dal conte Giacomo Carrara sia per ragioni di gusto collezionistico sia per la Scuola di pittura da lui fondata. A questo cospicuo nucleo si sono aggiunti altri gruppi di disegni: i fogli architettonici di Jacopo Quarenghi e della sua scuola e i disegni del Piccio e dell’Ottocento bergamasco.

Raccolta distinta è quella dei 777 elaborati grafici degli allievi dell’Accademia di Belle Arti dal primo Ottocento alla metà del Novecento, finora mai studiati ma oggetto di un recentissimo riordino.

Stampe

Le stampe sono rappresentate da nomi di artisti molto celebri, come Mantegna, Dürer, Piranesi e Canaletto.

L’Accademia Carrara ne possiede ben 7.500, spesso riunite in volumi perché utilizzate soprattutto a scopo didattico.

Medaglie

Tra le raccolte dell’Accademia Carrara sono conservate anche 221 monete greche, romane, medievali e italiane fino all’Ottocento, e 976 medaglie dal Quattrocento all’Ottocento, con una prevalenza di medaglie cinquecentesche.

Di particolare interesse sono il nucleo di medaglie di Pisanello, la serie di ritratti di personaggi cinquecenteschi, quella di ritratti di papi e quella della collezione Vimercati Sozzi.

Archivi storici

I materiali degli archivi storici documentano gli oltre due secoli di vita dell’Accademia Carrara.

I numerosi faldoni (quasi 300) sono stati recentemente riordinati e inventariati secondo la suddivisione già esistente, stabilita probabilmente ai primi del Novecento.
Sono suddivisi in due fondi:

  1. Archivio di Giacomo Carrara, contenente documenti personali, di famiglia e lettere, datate circa fino al 1796.
  2. Archivio Commissarìa, che conserva i documenti dell’Accademia di Belle Arti e della Pinacoteca, dal 1800 circa al 1960 circa.

Accademia Carrara mette a libera disposizione di storici e studiosi la consultazione dell’archivio storico del museo.

L’accesso avviene su appuntamento.
(Referente: Paolo Plebani p.plebani@lacarrara.it)

Biblioteca storica

La biblioteca storica comprende un totale di 1300 volumi, dal Cinquecento all’Ottocento. Il suo nucleo più importante è costituito dai libri appartenuti a Giacomo Carrara, a cui si aggiungono quelli dalla collezione di Salvatore Orsetti e i volumi legati all’attività dell’Accademia di Belle Arti.

Sebbene non manchi la letteratura (Plutarco, Plinio, Giovanni Boccaccio, Pietro Bembo, Torquato Tasso), prevalgono i testi di storia dell’arte, opere di Leon Battista Alberti, Giorgio Vasari, Giovan Paolo Lomazzo, Sebastiano Serlio e Marco Boschini, tra gli altri.

Un nucleo insolito è quello dei repertori ottocenteschi di disegni di decorazioni, terrecotte, carpenterie, elementi meccanici e scenografie teatrali.

Alcuni dei volumi (circa 200) sono in deposito temporaneo presso la Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo da una trentina d’anni.

Dotato di inventario dettagliato ma non disponibile nella catalogazione on line (Opac SBN), il fondo antico della biblioteca è consultabile a richiesta negli orari di apertura degli uffici.

Altre raccolte

La fisionomia dell’Accademia Carrara è soprattutto quella di un’importante raccolta di pittura, ma il museo custodisce anche una pluralità disparata di oggetti, che rispecchia i gusti di un collezionismo colto sette-ottocentesco, attento alle arti che oggi chiamiamo ‘minori’.

Ai mobili e agli arredi si accompagnano quindi porcellane, bronzetti, argenti, oreficerie, vetri, orologi da tavolo, ma anche piccole collezioni di oggetti piuttosto rari: 46 sigilli antichi e moderni, tra i quali due sigilli personali di Giacomo Carrara; 1.632 solfi, cioè calchi settecenteschi di sigilli antichi; 60 ventagli provenienti dalla famiglia Sottocasa; 133 peltri appartenenti al lascito Albertoni (2001).

Molte di queste raccolte sono state catalogate e studiate negli ultimi decenni grazie a tesi di laurea e a ricerche dedicate.