È nostro ospite Giovanni Boldini

A Bergamo un nuovo incontro tra capolavori grazie alla collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, che si è resa disponibile al prestito del Ritratto del piccolo Subercaseaux di Giovanni Boldini (1842 -1931), tra gli interpreti più sensibili della Belle Époque.

Dopo la giovanile esperienza nella Firenze dei Macchiaioli, Boldini si trasferisce a Parigi, affermandosi rapidamente come il ritrattista dell’aristocrazia e della alta società parigina. La lezione dei grandi maestri e le esperienze internazionali sono rielaborate dall’artista in una pittura di esecuzione spigliata e di tono piacevolmente mondano, che sembra sfidare l’incalzante fortuna dell’immagine fotografica e la sua distaccata e oggettiva descrizione della realtà.

Nel Ritratto del piccolo Subercaseaux è raffigurato uno dei figli del diplomatico cileno Ramón Subercaseaux Vicuña, probabilmente il primogenito Pedro, che all’epoca aveva 11 anni. Il giovane si abbandona sul divano, in una posa elegantemente disinvolta, ma dalla quale traspare tutta la tenera irrequietezza dell’infanzia. La gamma cromatica è giocata sui toni del bianco, del nero e del grigio e Boldini dipinge il fanciullo “come dipingerebbe la voluta di uno strumento musicale o la grazia di un fiore”.